Attenzione a questo simbolo sull’etichetta: ecco cosa significa H361 e perché è pericoloso

Quando si osserva un simbolo di pericolo accompagnato dalla dicitura H361 sull’etichetta di una sostanza chimica, è fondamentale prestare la massima attenzione. Questo codice, parte delle cosiddette frasi H introdotte dal regolamento europeo CLP per la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze e delle miscele, rappresenta infatti un segnale d’allerta riguardante gravissimi rischi per la salute umana.

Significato del codice H361: cosa indica realmente

L’indicazione H361, nella normativa vigente, significa “Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto”. In altri termini, i prodotti che riportano questa dicitura sono stati identificati, sulla base di studi sperimentali o di indizi scientifici, come possibili responsabili di effetti dannosi sulla capacità riproduttiva dell’individuo o sul corretto sviluppo embrionale e fetale durante la gravidanza. Questo sospetto può derivare da test effettuati su animali, dati epidemiologici o informazioni ricavate da esperienze cliniche.
La frase H361 può essere integrata con specificazioni aggiuntive che chiariscono l’effetto preciso o la particolare via di esposizione che comporta il rischio, qualora tale informazione sia nota e verificata dagli studi (per esempio, l’esposizione per inalazione piuttosto che cutanea) .

Classificazione delle sostanze pericolose: il contesto europeo

Il sistema di classificazione delle sostanze e delle miscele chimiche adotta una precisa tassonomia del pericolo per rendere immediata l’identificazione dei rischi sulla salute e sull’ambiente. Le frasi H (Hazard Statements), come la H361, sono parte integrante delle informazioni obbligatorie da riportare sulle etichette dei prodotti pericolosi. In particolare, la H361 si inserisce nel gruppo delle sostanze definite CMR, ovvero quelle considerate Cancerogene, Mutagene o tossiche per la Riproduzione .

Altre sigle correlate, che spesso si trovano accanto o in alternativa ad H361, sono le seguenti:

  • H360: “Può nuocere alla fertilità o al feto” (livello di pericolo certificato più elevato), con possibili varianti come H360F (fertilità compromessa) o H360D (danno allo sviluppo fetale);
  • H362: “Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno”, usato per indicare sostanze che si trasferiscono tramite il latte materno;
  • H340-H341: rischi relativi alle mutazioni genetiche;
  • H350-H351: indicazioni di pericolosità rispetto al possibile sviluppo di tumori .

Questa classificazione consente a chiunque legga l’etichetta di identificare con precisione la tipologia di rischio connesso al prodotto e le eventuali precauzioni da adottare.

Perché H361 è un segnale di pericolo: conseguenze sulla salute

Le sostanze contrassegnate da H361 sono definite tossiche per la riproduzione di Categoria 2, secondo il regolamento CLP. Questo significa che i dati a disposizione, pur senza offrire una “prova definitiva”, sono sufficienti per sospettare un impatto dannoso sulla fertilità maschile o femminile, nonché sullo sviluppo del nascituro. Le possibili conseguenze in caso di esposizione includono:

  • Diminuzione della fertilità maschile o femminile;
  • Malformazioni congenite nel feto o disturbi dello sviluppo post-natale;
  • Interferenza con il normale ciclo ormonale e riproduttivo;
  • Aumento del rischio di aborto spontaneo;
  • Danni irreversibili nelle generazioni successive in seguito a esposizioni persistenti.

Le entità a maggior rischio sono le donne in gravidanza, le giovani donne, gli uomini e donne in età fertile e, in alcuni casi, soggetti già affetti da disturbi riproduttivi.

Le vie di esposizione possono essere plurime: inalazione di vapori o polveri, contatto cutaneo o ingestione accidentale. Per ogni prodotto, eventuali precisazioni sull’esposizione più rilevante (se accertata) devono essere riportate in etichetta .

Come proteggersi e come comportarsi di fronte a prodotti H361

Il riconoscimento del simbolo di pericolo e della frase H361 obbliga ad adottare precauzioni specifiche, sia in ambito lavorativo che domestico. Ecco alcune azioni da seguire per minimizzare i rischi:

  • Leggere sempre attentamente l’etichetta e la scheda di sicurezza (SDS) del prodotto;
  • Utilizzare i dispositivi di protezione individuale adeguati (guanti, mascherine, occhiali, tute), specialmente in laboratori, industrie chimiche e attività agricole;
  • Evitare l’utilizzo di tali sostanze durante la gravidanza o se si sta cercando un figlio;
  • Garantire una ventilazione ottimale dei locali in cui le sostanze vengono utilizzate, per limitare l’inalazione di vapori;
  • Smaltire correttamente i residui secondo le normative sulle sostanze pericolose;
  • In caso di dubbio sull’esposizione o sul rischio reale, rivolgersi immediatamente a un centro antiveleni o a un professionista della salute.

In particolare, aziende e datori di lavoro sono legalmente tenuti a informare i dipendenti sui rischi reali, a implementare misure preventive e a sottoporre il personale a sorveglianza sanitaria periodica. Una corretta formazione e sensibilizzazione sono dunque essenziali per prevenire effetti irreversibili sulla salute pubblica e personale.

Attenzione quindi a non sottovalutare le indicazioni di pericolo H riportate sui prodotti: esse rappresentano non semplici formalità burocratiche, ma informazioni cruciali per tutelare sé stessi, le proprie famiglie e la collettività. La presenza della sigla H361 sulle etichette, anche in assenza di certezze assolute, richiede un atteggiamento di estrema prudenza. In caso di incertezza, è buona norma approfondire la natura specifica della sostanza, consultare banche dati ufficiali e rivolgersi a figure professionali competenti in materia di sicurezza chimica .

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