In Italia, la possibilità di scegliere tra diversi conti correnti è oggi estremamente ampia, grazie all’evoluzione del settore bancario e alla presenza sia di istituti storici che di nuove realtà digitali. I cittadini possono aprire conti presso banche tradizionali, istituti online, banche locali, oltre a una molteplicità di filiali di grandi gruppi nazionali e internazionali. La scelta non riguarda solo il numero di alternative, ma anche le tipologie di conto: a consumo, con canone fisso, conti dedicati ai giovani, versioni a zero spese fino a prodotti più avanzati rivolti a liberi professionisti o imprese.
Varietà e selezione delle banche in Italia
Secondo dati aggiornati, il sistema bancario italiano è caratterizzato da centinaia di istituti di credito attivi, comprese banche generaliste come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco BPM, MPS, Crédit Agricole, BNL-BNP Paribas, fino alle realtà puramente digitali come N26, Widiba, ING, Fineco, Revolut e altre. A questi si aggiungono molteplici banche popolari, banche di credito cooperativo (BCC), banche regionali e filiali di banche europee e internazionali.
In pratica, in ogni regione e città italiana, un utente ha accesso a decine di opzioni bancarie, che possono crescere considerevolmente se si considerano anche le piattaforme di home banking e le banche 100% digitali che permettono l’apertura online del conto corrente senza la necessità di recarsi in filiale.
Limiti legali e possibilità di multiproprietà di conti correnti
La normativa italiana non prevede alcun limite al numero di conti correnti che una persona può possedere. Un utente può essere titolare di più conti sia presso la stessa banca che presso istituti diversi. È consentito anche essere cointestatario di altri conti e ricevere deleghe su ulteriori rapporti bancari, ad esempio per la gestione dei conti di persone anziane o soggetti terzi impossibilitati ad operare direttamente. Non sussiste dunque alcun vincolo o necessità di giustificazione relativamente al possesso di più rapporti di conto corrente
- Uno stesso soggetto può avere conti distinti nella stessa banca e altri ancora presso differenti istituti
- È possibile la co-intestazione di un conto e la titolarità singola di altri rapporti
- La legge italiana tutela la libertà dell’individuo in questo ambito, non stabilendo “sospetti” automatici per il solo possesso di più conti
Vi è solo l’obbligo di rispettare le regole fiscali sulla movimentazione di denaro e sulle segnalazioni di operazioni sospette, pena sanzioni previste dalle norme antiriciclaggio, ma non esistono limiti quantitativi sul numero di rapporti aperti presso le banche.
Perché aprire più conti correnti? I vantaggi concreti
Possedere più conti correnti può offrire numerosi vantaggi gestionali, di sicurezza e di strategia finanziaria. I principali benefici sono:
- Gestione separata delle finanze: Consente di suddividere spese, risparmi e investimenti. Ad esempio, si può dedicare un conto solo alle spese correnti, un altro ai risparmi a lungo termine e un terzo alla gestione di un’attività professionale o imprenditoriale.
- Protezione dal rischio bancario: I depositi presso ciascuna banca sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro per depositante per banca. Chi possiede somme superiori può distribuirle su diversi istituti minimizzando il rischio di perdere capitale in caso di insolvenza di una singola banca.
- Maggiore flessibilità e opportunità promozionali: Numerose banche propongono promozioni per l’apertura di nuovi conti e offerte legate all’utilizzo di carte di debito o credito. Avere rapporti con più istituti permette di usufruire di bonus, cashback, o condizioni privilegiate sui servizi finanziari.
- Facilitazione nella concessione di crediti e mutui: A volte la banca può concedere condizioni migliori (es. tassi agevolati, servizi aggiuntivi) a chi è già titolare di un conto e accredita il proprio stipendio o pensione.
- Separazione di fondi personali e professionali: Per i lavoratori autonomi, separare i flussi legati all’attività da quelli privati può semplificare notevolmente la contabilità e la dichiarazione dei redditi.
- Privacy e riservatezza patrimoniale: Suddividere la propria liquidità su più rapporti, anche presso istituti differenti, può aumentare il livello di riservatezza sulle proprie disponibilità economiche, limitando chi può avere una visione completa del proprio patrimonio.
- Tutela in caso di pignoramenti: In presenza di procedure esecutive, la frammentazione dei depositi potrebbe rendere più difficile il pignoramento della totalità delle somme disponibili (conto corrente).
Possibili svantaggi e attenzioni nella gestione di più conti
Nonostante i vantaggi, è opportuno valutare con attenzione anche i potenziali svantaggi connessi all’apertura e al mantenimento di più rapporti bancari:
- Aumento dei costi di gestione: Ogni conto può comportare spese di apertura, canoni periodici, costi per operazioni extra o commissioni legate a prelievi e trasferimenti. Il cumulo di più conti può incidere non poco sul budget, specialmente se non tutti vengono effettivamente utilizzati.
- Gestione più complessa e rischio di dimenticanze: Controlli, registrazione delle operazioni, scadenze e tenuta dei codici di sicurezza si moltiplicano, aumentando il rischio di errori o dimenticanze (ad esempio bollette dimenticate, saldo insufficiente su un conto secondario).
- Maggiori oneri dichiarativi: Per chi presenta la dichiarazione dei redditi, la presenza di più rapporti implica spesso una maggiore raccolta di informazioni e documenti bancari, e può comportare obblighi di comunicazione in caso di rapporti detenuti all’estero.
- Attenzione alle segnalazioni: Movimentazioni non coerenti o troppo frammentate possono talvolta generare richieste di chiarimenti fiscali se interpretate dagli organi di controllo come tentativi di elusione o riciclaggio.
In sintesi, la decisione di aprire più conti correnti va calibrata secondo le esigenze personali di gestione delle risorse, sicurezza e riservatezza. Nel contesto italiano, la grande varietà di banche e offerte permette di personalizzare la propria strategia finanziaria, ma è sempre consigliato valutare attentamente i costi, l’effettiva utilità di ciascun conto, e rispettare la normativa vigente.