Il **Mercato del Giorno Prima** rappresenta la principale piattaforma in Italia dove avviene la compravendita all’ingrosso di energia elettrica, fissando quel prezzo di riferimento che molti consumatori ritrovano, in modo diretto o indiretto, nella propria bolletta. Comprendere se tale mercato garantisce davvero il miglior prezzo possibile è fondamentale sia per chi desidera ottimizzare i propri costi energetici sia per chi vuole conoscere i meccanismi che regolano la formazione del prezzo dell’elettricità.
Come funziona il Mercato del Giorno Prima e il meccanismo d’asta marginale
Il Mercato del Giorno Prima (MGP) è un mercato d’asta nel quale produttori e acquirenti di energia presentano, ciascuno per ogni ora del giorno successivo, offerte con la **quantità** e il **prezzo** al quale sono disposti a vendere o acquistare energia. Le offerte vengono raccolte dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), il soggetto che ha il compito di garantire l’incontro della domanda e dell’offerta secondo regole trasparenti e prestabilite. Le transazioni avvengono su base oraria per il giorno successivo e vengono quindi decise prima della produzione effettiva dell’energia, secondo logiche di pianificazione e programmazione.
Questo meccanismo si fonda su quanto chiamato **asta marginale**: tutte le offerte accettate vengono valorizzate al prezzo dell’ultima offerta che soddisfa la domanda oraria totale richiesta. In pratica, il prezzo che pagano tutti gli acquirenti e che ricevono tutti i venditori è quello dell’impianto meno efficiente (e quindi più costoso) necessario a coprire la domanda di quella specifica ora. Questo prezzo nazionale prende il nome di **PUN** (Prezzo Unico Nazionale).
Potenze e limiti del prezzo formato nel Mercato del Giorno Prima
Il modello del mercato all’ingrosso e dell’asta marginale è stato studiato e adottato a livello europeo, in quanto garantisce alcuni indubbi vantaggi:
Tuttavia, nel contesto dell’energia elettrica questi vantaggi si accompagnano anche a criticità significative. In primo luogo, il prezzo formato da questo meccanismo non è necessariamente il più basso possibile per il consumatore finale, per vari motivi:
Il prezzo del MGP è davvero il miglior prezzo possibile?
Determinare se il prezzo del Mercato del Giorno Prima sia *effettivamente* il miglior prezzo possibile richiede di chiarire alcuni concetti di base relativi alla formazione del prezzo e ai diversi ruoli dei vari operatori.
1. Il prezzo all’ingrosso rispetto al prezzo al dettaglio
Il **PUN** è il prezzo di riferimento all’ingrosso, ma il consumatore finale paga in bolletta anche tutte le altre voci che non dipendono dal mercato dell’energia. Pertanto, un prezzo basso del MGP può non tradursi direttamente in una bolletta più conveniente, se aumentano altre componenti tariffarie o vengono applicate commissioni e margini dai fornitori.
2. Mercato libero vs. mercato tutelato
Nell’attuale panorama italiano esistono tariffe legate direttamente al mercato all’ingrosso – spesso pubblicizzate come offerte “a prezzo variabile” indicizzato al PUN – e tariffe con prezzo fisso concordato con il fornitore. In alcuni momenti il prezzo fisso può essere superiore al prezzo che si avrebbe con le variazioni del PUN, in altri casi invece protegge da rialzi improvvisi.
3. Asta marginale e rischi di volatilità
Il modello dell’asta marginale tende a premiare la competitività, ma espone anche a forti sbalzi di prezzo in situazioni di crisi: fattori come il costo del gas, ondate di freddo improvvise, fermo di impianti rinnovabili possono far entrare in funzione impianti più costosi e aumentare il prezzo di riferimento. Per questi motivi molte famiglie e imprese preferiscono tariffe “stabili”.
Prospettive di evoluzione e strumenti per il consumatore
L’adozione di fonti rinnovabili e di tecnologie di accumulo, nonché politiche di efficienza energetica, stanno trasformando rapidamente il mercato e la modalità di formazione del prezzo dell’energia in Italia. Tuttavia, nel breve periodo, il ruolo del Mercato del Giorno Prima continuerà a essere centrale.
Alcuni strumenti a disposizione del consumatore per cercare di ottimizzare il costo della bolletta sono:
Il ruolo del PUN e del mercato del giorno prima nella strategia energetica
Il PUN, determinato nel Mercato del Giorno Prima, rappresenta un vero e proprio barometro nazionale, influenzando indirettamente la vita quotidiana di milioni di utenti. Tuttavia, come accade in ogni mercato, il “miglior prezzo possibile” è quasi sempre una nozione relativa, dipendente da variabili di mercato, capacità di stoccaggio, flessibilità della domanda e tecnologia degli impianti.
È importante sottolineare che la struttura di questo mercato, pur privilegiando efficienza e trasparenza, non elimina le possibilità di volatilità e non è progettata per massimizzare il risparmio del singolo utente, bensì per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e una razionale allocazione delle risorse. In altri termini, se il PUN è spesso un riflesso dei costi effettivi di produzione dell’energia e serve come utile punto di riferimento per valutare le offerte del mercato, per il cliente domestico non sempre costituisce il “miglior prezzo comprabile”. Proprio per questo a volte la scelta di una tariffa fissa o di offerte promozionali – se ben ponderate e rispondenti alle proprie esigenze di consumo – può risultare più conveniente.
In conclusione, il prezzo stabilito dal Mercato del Giorno Prima è sicuramente quello più “corretto” dal punto di vista della rappresentazione della realtà produttiva italiana, ma non sempre è sinonimo del prezzo minimo ottenibile in bolletta. L’atteggiamento migliore è informarsi, confrontare, e sfruttare la concorrenza tra i fornitori per ottenere il massimo possibile risparmio, adattando le proprie scelte alle condizioni del mercato e alle proprie abitudini di consumo. Conoscere i meccanismi che regolano la formazione del prezzo e saper leggere, ad esempio, l’andamento storico del PUN permette ai consumatori di diventare soggetti attivi in un mercato sempre più complesso, ma anche più ricco di opportunità.