In Italia, il settore delle cooperative di pulizie impiega centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici che svolgono un servizio essenziale in numerosi contesti, dagli uffici pubblici agli ospedali, dalle scuole ai complessi industriali. Negli ultimi anni, uno degli argomenti più discussi riguarda la paga oraria reale di questi addetti e le condizioni effettive di lavoro, soprattutto dopo il recente rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) che regola il settore dei multiservizi e delle imprese di pulizia.
Retribuzione oraria media attuale
Ad oggi, secondo gli ultimi dati aggiornati al luglio 2025, la paga media oraria offerta da una cooperativa di pulizie in Italia è di circa 7,54 euro lordi. Questo valore rispecchia una media nazionale ed è frutto sia delle norme contrattuali sia delle rilevazioni sulle offerte di lavoro pubblicate dalle maggiori agenzie del settore. Salvo casi particolari, questa cifra si applica alla gran parte degli operatori, con una retribuzione mensile che si aggira intorno ai 1.277 euro lordi per un tempo pieno standard, corrispondenti a poco meno di 15.325 euro all’anno.
Le differenze di retribuzione possono variare in funzione di alcuni elementi chiave:
- Area geografica: Nord e grandi città offrono spesso qualche decimale in più rispetto a Sud e piccoli centri.
- Tipologia di contratto: Tempo pieno o part-time, con i part-time che spesso vedono un incremento dell’orario minimo.
- Livello di inquadramento: Nei casi di maggior esperienza o responsabilità, i livelli superiori consentono una retribuzione leggermente più alta.
Effetti del rinnovo contrattuale 2025-2028
Un punto di svolta per il settore si è avuto con l’ipotesi di accordo raggiunta il 13 giugno 2025 tra le principali sigle sindacali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti) e le associazioni datoriali di riferimento (Legacoop, Confcooperative, Agci Servizi e Unionservizi Confapi). Il nuovo CCNL prevede un aumento sui minimi tabellari del 16,6% rispetto al contratto precedente. Questo incremento, operativo dal 1° luglio 2025 e in vigore fino a dicembre 2028, si traduce in 215 euro lordi in più al mese per il lavoratore medio inquadrato al secondo livello, quello più rappresentativo nel comparto.
L’adeguamento delle tabelle retributive comporta un sensibile miglioramento della condizione economica complessiva per le circa 600mila persone impiegate nel settore. Oltre all’incremento salariale, il rinnovo contrattuale affronta altri elementi:
- Consolidamento delle ore supplementari, fornendo maggiore stabilità ai part-time, che fino ad oggi rischiavano una forte variabilità nei turni.
- Integrazione di indennità specifiche per situazioni di disagio o particolari categorie, come ad esempio le lavoratrici vittime di violenza.
Dettaglio livelli e differenze di trattamento
Il contratto nazionale stabilisce diversi livelli di inquadramento, ciascuno con una propria retribuzione base. Il secondo livello rappresenta lo standard per la maggior parte degli operatori addetti alle pulizie, mentre i livelli superiori spettano a chi svolge compiti di coordinamento o mansioni specialistiche. La scala retributiva viene aggiornata periodicamente in base all’inflazione e agli accordi fra le parti sociali. Con il nuovo aumento, la massa salariale complessiva di un addetto al secondo livello maturerà, entro la fine del triennio contrattuale, un incremento di circa 5.705 euro rispetto alla precedente configurazione retributiva.
È importante precisare che, al netto delle tasse e dei contributi previdenziali, il netto in busta paga risulta generalmente inferiore. La presenza di detrazioni, assegni familiari ed eventuali indennità può tuttavia influire sull’importo percepito. In media, però, la paga netta oraria di un lavoratore in una tipica cooperativa di pulizie si attesta attorno ai 6 euro netti o poco meno, dipendendo dalle situazioni individuali e dal regime fiscale applicato.
Confronto con il resto del comparto e tutele contrattuali
Rispetto al passato, quando in molti casi si registravano paghe orarie anche inferiori ai 7 euro o, in casi irregolari, a livelli ben più bassi, l’attuale contrattazione collettiva rappresenta un passo in avanti concreto. Questo aspetto è particolarmente rilevante poiché il CCNL di settore garantisce una serie di diritti e tutele che vanno oltre la semplice paga base, fra cui:
- Contributi pensionistici e assicurativi a norma di legge.
- Garanzie su ferie, permessi e malattia, regolati dai relativi articoli contrattuali.
- Lavoro part-time tutelato, con orario minimo più alto e pagamento delle ore supplementari.
- Diritti sindacali e fondi di solidarietà specifici di comparto.
Le stesse tutele si applicano, per ovvie ragioni, ai lavoratori delle aziende “in appalto” che subentrano in grandi forniture pubbliche, dove la tutela della clausola sociale garantisce la continuità occupazionale e il mantenimento delle condizioni contrattuali, almeno per il periodo indicato dal contratto stesso.
In Italia, il settore delle pulizie rientra nel comparto più ampio dei servizi integrati, una realtà che abbraccia numerose professionalità e che viene aggiornata periodicamente nell’organizzazione e nella regolamentazione da parte dei sindacati e delle associazioni datoriali.
Sfide e prospettive
Nonostante gli aumenti ufficiali e il potenziamento delle tutele, permangono alcune criticità:
- Persistenza di paghe troppo basse nelle realtà meno sindacalizzate o nei subappalti irregolari.
- Diffusione del part-time involontario, con turni spezzettati su più aziende e maggiore precarietà per i lavoratori.
- Riconoscimento delle competenze che resta spesso limitato a pochi casi di carriera verticale.
La presenza di controlli da parte degli organi ispettivi e il rafforzamento della contrattazione collettiva sono elementi centrali per garantire che la paga oraria media corrisponda davvero a quella stabilita dagli accordi ufficiali. Inoltre, l’innovazione nella gestione dei servizi e la progressiva professionalizzazione potrà, auspicabilmente, portare a un ulteriore innalzamento degli standard e delle retribuzioni future.
In conclusione, la media aggiornata della paga oraria in una cooperativa di pulizie in Italia si attesta oggi attorno ai 7,54 euro lordi, con significativi miglioramenti rispetto al passato recente grazie al nuovo CCNL e con prospettive di ulteriore rafforzamento per i diritti e la tutela del lavoro in tutto il settore dei servizi integrati.