Attenzione: non usare mai questi cinque disinfettanti a base di alcol, perché possono essere dannosi

Negli ultimi anni l’impiego di disinfettanti a base di alcol si è diffuso ampiamente, specialmente in contesti di emergenza sanitaria come la pandemia da COVID-19. Tuttavia, diversi studi e segnalazioni mediche indicano che alcuni di questi prodotti possono risultare estremamente dannosi se utilizzati impropriamente, non soltanto per quanto riguarda la salute individuale, ma anche per i rischi connessi all’ambiente domestico. È essenziale quindi conoscere le insidie legate a determinati composti alcolici contenuti nei disinfettanti e adottare tutte le precauzioni necessarie prima del loro impiego.

Pericoli legati a formulazioni e sostanze tossiche

Un rischio gravissimo riguarda la presenza di alcoli tossici non autorizzati, quali il metanolo, talvolta impiegato illegalmente in gel disinfettanti importati dall’estero. L’ingestione accidentale o volontaria di prodotti a base di metanolo può indurre avvelenamenti mortali, accompagnati da effetti neurologici come crisi epilettiche e cecità permanente nei casi più gravi. Questo rischio è particolarmente alto tra soggetti vulnerabili, quali i bambini attratti dalle confezioni lasciate incustodite e le persone con dipendenze che, in assenza di bevande alcoliche, potrebbero ingerire disinfettanti.

Anche l’alcol isopropilico, contenuto in alcune formulazioni, può provocare severi danni se inalato o assorbito in grandi quantità. I sintomi comprendono vertigini, sonnolenza e forme di intossicazione a carico del sistema nervoso centrale. Spesso questi rischi sono sottovalutati soprattutto quando si tenta di preparare in casa soluzioni “fai-da-te”, ricorrendo a ricette trovate online che prevedono concentrazioni e associazioni di diverse sostanze chimiche pericolose, come il mix fra alcol ed acqua ossigenata ad alta concentrazione. Queste combinazioni risultano fortemente irritanti per occhi, pelle e mucose, nonché potenzialmente corrosive.

Il problema della volatilità e delle applicazioni inappropriate

La volatilità degli alcoli implica che la loro efficacia nella disinfezione possa diminuire rapidamente se i contenitori sono lasciati aperti o non correttamente chiusi, con la conseguenza che la concentrazione scende sotto i livelli necessari per risultare battericidi (sotto il 50% essa diventa solo batteriostatica). Un impiego improprio, ad esempio sulla cute non integra o sulle ferite, può provocare gravi irritazioni tissutali oltre a favorire la crescita microbica sotto le croste disidratate dall’alcol.

Non va trascurato anche il rischio infiammabile di molte di queste sostanze, che possono essere facilmente incendiate se utilizzate vicino a fonti di calore, fornelli, sigarette o elettricità statica. Questo pericolo viene spesso sottovalutato e, nelle istruzioni fai-da-te, raramente si fa menzione dell’obbligo di indossare dispositivi di protezione come guanti e occhiali.

Cinque tipologie di disinfettanti alcolici da non usare

Analizzando la letteratura scientifica e le segnalazioni delle autorità sanitarie, si individuano almeno cinque tipologie di disinfettanti a base di alcol da evitare categoricamente:

  • Soluzioni a base di metanolo: spesso introdotte illegalmente nel mercato, il loro uso è stato associato a avvelenamenti gravi e fatali. In Europa e negli Stati Uniti ne è stato vietato l’uso nei prodotti per mani e superfici domestiche, ma si riscontrano ancora casi d’importazione clandestina.
  • Preparati casalinghi con concentrazioni eccessive di alcol etilico (oltre il 96%): oltre a essere altamente infiammabili, queste miscele possono provocare forti irritazioni cutanee e oculari, nonché seccare la pelle in modo irreversibile, favorendo così infezioni successive.
  • Combinazioni di alcol con sostanze ossidanti (come acqua ossigenata ad alta concentrazione): queste interazioni possono essere caustiche per cute e mucose e rilasciano vapori dannosi per le vie respiratorie.
  • Gel e spray contenenti alcol isopropilico in alte percentuali (oltre il 70%): il rischio sale soprattutto in ambienti chiusi privi di aerazione, dove i fumi possono causare narcotizzazione o intossicazioni acute, in particolare nei bambini e negli anziani.
  • Disinfettanti su base alcolica non destinati per uso umano: capita che prodotti concepiti per la pulizia industriale o automobilistica vengano impiegati erroneamente su cute, mani o superfici domestiche. Questi prodotti possono contenere impurità o additivi tossici non segnalati in etichetta, con rischi di dermatiti, allergie, intossicazioni acute o croniche.

Raccomandazioni per un uso consapevole

Per garantire la sicurezza personale e familiare nell’utilizzo di prodotti disinfettanti è fondamentale:

  • Acquistare esclusivamente prodotti registrati e autorizzati per uso umano, leggendo con attenzione le etichette e diffidando di prodotti privi di etichettatura chiara e certificazioni ministeriali.
  • Non preparare in casa miscele basate su ricette trovate in rete, poiché la mancanza di conoscenza specifica sulle reazioni chimiche e sulle corrette concentrazioni espone a rischi non facilmente controllabili.
  • Tenere sempre lontani dalla portata dei bambini e di persone fragili tutte le sostanze potenzialmente tossiche e infiammabili.
  • Evitarne assolutamente l’applicazione su ferite, mucose e occhi, così come l’inalazione prolungata dei vapori in ambienti chiusi.
  • Conservare i contenitori in luoghi freschi e lontani da fonti di calore, richiudendoli accuratamente dopo ogni utilizzo per evitare l’evaporazione e la dispersione nell’ambiente domestico.

Quando rivolgersi a un medico

In caso di rossore persistente su pelle e mucose, bruciore agli occhi, vertigini, o sospetta ingestione accidentale di disinfettanti a base di alcol, rivolgersi immediatamente al pronto soccorso o a un centro antiveleni. Non tentare mai di gestire autonomamente sintomi gravi legati all’intossicazione da metanolo, isopropanolo o altre sostanze chimiche.

In conclusione, solo un uso consapevole e informato dei disinfettanti a base alcolica, privilegiando i prodotti certificati e rispettando le indicazioni dei professionisti sanitari, permette di ridurre i rischi senza rinunciare all’efficacia della disinfezione. L’attenzione nella scelta e nell’impiego di questi strumenti è un elemento fondamentale per la tutela della salute e della sicurezza domestica.

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