I tuoi pomodori crescono troppo in altezza e poco in frutti? Ecco l’errore che stai commettendo

Quando le piante di pomodoro crescono eccessivamente in altezza sviluppando pochi frutti, il problema principale che si nasconde dietro questo comportamento è quasi sempre legato a una gestione non corretta della cimatura, oltre che a errori nelle pratiche colturali come nutrizione, irrigazione e gestione dei germogli laterali. L’equilibrio tra crescita vegetativa e produzione di frutti è fondamentale per garantire una raccolta abbondante e di qualità, e ignorare elementi chiave della coltivazione porta facilmente a raccolti deludenti.

La causa: mancata o scorretta cimatura

Il pomodoro è una pianta naturalmenta vigorosa, che nei climi e nelle condizioni giuste può superare ampiamente i due o tre metri d’altezza se non viene tutelata da specifiche tecniche agronomiche. Il problema, però, è che una pianta che cresce troppo in altezza tende a concentrare le proprie risorse nella produzione di fusti e foglie a scapito dei frutti, che restano piccoli, poco numerosi o addirittura non portano a maturazione le bacche apicali verso fine stagione. Questo avviene perché si moltiplicano i punti di crescita e le infiorescenze, ma la pianta fatica a trasportare nutrimenti in cima e a far maturare i frutti più alti, specie quando la stagione volge al termine e le temperature diminuiscono .

La cimatura consiste nel tagliare il germoglio apicale principale una volta che la pianta ha raggiunto l’altezza desiderata. Effettuando questo taglio si blocca lo sviluppo verticale e la pianta non investirà più energie nella crescita in altezza, ma indirizzerà nutrienti, acqua ed energia verso i frutti già presenti e verso l’ingrossamento e la maturazione delle bacche che si trovano nelle posizioni più basse. Spesso i coltivatori inesperti trascurano questa pratica o la applicano nel momento sbagliato, con la conseguenza di avere molte foglie ma pochi pomodori da raccogliere .

Ulteriori errori comuni che favoriscono la crescita in altezza a scapito dei frutti

Oltre a una gestione scorretta della cimatura, altri errori concorrono a uno sviluppo eccessivo in altezza delle piante di pomodoro e a una produzione di frutti insoddisfacente:

  • Terreno povero di nutrienti oppure troppo compatto, che limita sia lo sviluppo radicale sia l’assorbimento di acqua e fertilizzanti necessari a una produzione equilibrata.
  • Vaso troppo piccolo, in caso di coltivazione in contenitore, che costringe la pianta e impedisce un corretto sviluppo sia delle radici che dei rametti produttivi.
  • Presenza di numerosi germogli laterali (femminelle) lasciati crescere liberamente, senza l’opportuna potatura. Questi tralci assorbono molto nutrimento ma spesso non portano a produttività, disperdendo le energie della pianta.
  • Mancanza di sostegni: quando la pianta non è legata o tutorata tende a strisciare sul terreno, favorendo l’insorgenza di malattie e altri problemi che si ripercuotono sulla produzione .
  • Errata gestione dell’irrigazione: eccessi di acqua incentivano lo sviluppo vegetativo a scapito della fruttificazione, oltre a facilitare l’insorgenza di malattie radicali e fogliari.
  • Attacchi di parassiti o malattie: le infezioni fungine, batteriche o la presenza di insetti radicali indeboliscono sensibilmente la pianta, ostacolando la formazione e la maturazione dei frutti.

Il segreto è quindi adottare una gestione integrata: potatura regolare, fertilizzazione mirata, irrigazione equilibrata e difesa fitosanitaria preventiva consentono di ottenere piante sane, produttive e contenute in altezza .

Come agire: tecniche corrette di cimatura e gestione produttiva

La cimatura va praticata quando la pianta ha raggiunto l’altezza desiderata, in genere dopo che sono comparsi 4-5 palchi fiorali (i gruppi di infiorescenze che si formano lungo il fusto principale). L’operazione si esegue tagliando il germoglio centrale, lasciando uno/due centimetri sopra l’ultima infiorescenza sviluppata; in questo modo, tutti i nutrimenti si indirizzano verso la maturazione dei frutti già presenti .

Bisogna evitare due errori frequenti:

  • Eseguire la cimatura troppo presto: in questo caso si rischia una ridotta produzione, poiché non si lascia alla pianta il tempo di emettere un numero sufficiente di infiorescenze.
  • Effettuare tagli troppo bassi: ciò provoca la perdita di gran parte della capacità produttiva.

Oltre alla cimatura, è fondamentale la potatura delle femminelle, ossia dei germogli laterali che crescono tra il fusto principale e le foglie. Rimuoverli regolarmente evita che la pianta si ramifichi eccessivamente, disperdendo energie in rami improduttivi .

La fertilizzazione deve essere equilibrata: eccesso di azoto favorisce la crescita vegetativa, mentre il fosforo e il potassio risultano determinanti per la fioritura, l’allegagione e la maturazione dei frutti. Un apporto regolare di microelementi come calcio e magnesio previene fisiopatie tipiche come la marciume apicale.

Infine, la tutoratura consente di mantenere verticali le piante e di arieggiare la chioma, ostacolando la diffusione di malattie e rendendo più facile la raccolta dei frutti maturi.

Domande frequenti e strategie avanzate

Le piante troppo alte possono essere recuperate?

Se ci si accorge tardi dello sviluppo eccessivo, la cimatura può comunque essere effettuata, anche se in ritardo. Tagliando la cima apicale si stimola la pianta a concentrare il poco tempo stagionale rimasto sulla maturazione delle bacche esistenti. Si può anche scegliere di rimuovere parte delle foglie basali o dei rami secchi per favorire la circolazione dell’aria e la luce sui frutti già formati.

Ci sono differenze tra coltivazione in pieno campo e in vaso?

Sì, le colture in vaso necessitano di ancora più attenzione. Il limitato spazio radicale favorisce facilmente la crescita eccessiva verso l’alto, con rischio di instabilità e scarso sviluppo dei frutti. È ancor più importante usare contenitori capienti, fertilizzare in modo bilanciato e potare le femminelle all’occorrenza .

La varietà incide sulla crescita e sulla necessità di cimatura?

Certo: le varietà indeterminate (quelle che crescono e producono per tutta la stagione) richiedono sempre la cimatura; quelle determinate, invece, hanno uno sviluppo limitato naturalmente e sono meno esigenti.

In sintesi, la causa più frequente dello sviluppo eccessivo in altezza delle piante di pomodoro con scarsa produzione di frutti è una combinazione di mancata cimatura, errata gestione delle femminelle e pratiche colturali sbilanciate. L’applicazione rigorosa di queste tecniche, unite a nutrizione, irrigazione e difesa fitosanitaria, permette di riottenere piante equilibrate e raccolti ricchi, assicurando frutti saporiti, colorati e maturi al momento giusto.

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