Pioggia e pomodori: ecco il trucco rapido per coprirli e salvarli dal marciume

Quando le precipitazioni sono frequenti o violente, i pomodori coltivati all’aperto sono particolarmente esposti al rischio di marciume apicale, una fisiopatia caratterizzata dal tipico imbrunimento e dalla decomposizione della parte inferiore del frutto. Questo fenomeno, spesso attribuito a una carenza di calcio e a uno squilibrio nell’apporto idrico, può essere aggravato dalla pioggia poiché l’acqua in eccesso dilava il calcio dal terreno e crea condizioni ideali per i patogeni che si sviluppano in presenza di umidità elevata.

L’effetto della pioggia: perché i pomodori marciscono

La pioggia intensa può avere diversi effetti negativi sulle piante di pomodoro. Anzitutto, il ristagno d’acqua porta all’asfissia radicale, limita l’assorbimento minerale e favorisce lo sviluppo di marciumi di origine fungina o fisiopatie come il marciume apicale. In secondo luogo, l’alternanza tra periodi di forte umidità e successiva siccità può causare squilibri nel trasporto di calcio verso i frutti, il che predispone i pomodori a presentare macchie nere e molli all’apice, la zona opposta al picciolo.

Un’altra complicazione spesso sottovalutata riguarda la compattazione del terreno e l’eccesso di umidità prolungata, che riduce l’ossigenazione e ostacola l’attività microbiologica utile. È importante sapere che il marciume apicale non è causato da patogeni ma da una carenza funzionale di calcio, associato spesso a irrigazione irregolare o sbalzi idrici, che la pioggia accentua notevolmente.

La copertura: il trucco rapido e pratico

Di fronte all’imminente rischio di piogge, la misura più efficace e immediata per salvare i pomodori dal marciume è la copertura. Un trucco pratico è ricorrere alla pacciamatura e alle coperture temporanee. Pacciamare la zona attorno alle piante, utilizzando materiali organici (come paglia oppure fieno sminuzzato) o teli plastici microforati, protegge il suolo dagli spruzzi e limita la spinta dell’umidità nelle foglie e nei frutti più bassi. Allo stesso modo, creare una copertura a tunnel con semplici archetti e telo plastico trasparente (meglio se polietilene perforato per favorire l’areazione) permette di riparare rapidamente la chioma dalle precipitazioni, lasciando però circolare l’aria per evitare ristagni mal tollerati dal pomodoro.

  • Pacciamatura con paglia: conserva l’umidità del terreno senza farne aumentare la quantità eccessivamente, riduce l’escursione termica e limita la crescita delle erbe infestanti, tutte condizioni che rafforzano la resistenza delle piante al marciume.
  • Tunnel di copertura: si possono realizzare con materiali economici e recuperabili, come archetti di ferro o plastica, e teli trasparenti. Basta tendere il telo sopra gli archetti e fissarlo ai lati con sassi o picchetti, lasciando le testate aperte per consentire la ventilazione.
  • Teli ombreggianti: in caso di piogge leggere o di grandine, possono essere usati anche i teli ombreggianti a maglie fitte, che riducono la quantità di acqua e al contempo proteggono i frutti dall’insolazione eccessiva che spesso segue la pioggia estiva.

Queste soluzioni sono efficaci perché riducono il contatto diretto tra pioggia e pianta e mantengono più costante il livello di umidità nel terreno, fondamentali per minimizzare la comparsa del marciume apicale secondo le pratiche raccomandate dagli agronomi.

Gestione dell’irrigazione: prevenzione e consigli pratici

Oltre alla copertura, la gestione ottimale dell’irrigazione è cruciale nei periodi piovosi. Evita di innaffiare quando il suolo è già bagnato dalla pioggia per non stressare ulteriormente le radici e peggiorare la carenza di calcio. Quando si torna ad irrigare, fallo preferibilmente al mattino presto, mai nelle ore più calde del giorno, e utilizzando sistemi a goccia per fornire poca acqua con costanza. In questo modo si evita lo stress idrico, una delle principali cause del marciume nei pomodori.

Altri accorgimenti per ridurre la comparsa del marciume dopo piogge abbondanti includono:

  • Controllare che il terreno sia ben drenante e lavorato, evitando le zone dove ristagna l’acqua piovana.
  • Effettuare una concimazione equilibrata, senza eccessi di azoto e potassio, favorendo la presenza di calcio facilmente assimilabile, magari tramite l’impiego di compost maturo o farina di ossa.
  • Correggere il terreno con calce agricola se si rileva acidità elevata, poiché questa riduce la disponibilità di calcio per la pianta.

Questi interventi vanno programmati prima dell’avvio della stagione delle piogge, così da rafforzare sin da subito la pianta e prepararla agli eventuali stress idrici che la pioggia può causare.

Cosa non fare e come intervenire sui frutti già colpiti

Quando si verifica una pioggia prolungata, il primo istinto può essere quello di intervenire subito sui pomodori danneggiati. Tuttavia, è sconsigliato spruzzare concimi liquidi ricchi di calcio direttamente sulle foglie durante i giorni di pioggia: il rischio è che le gocce dilavino rapidamente la soluzione e che l’ambiente costantemente umido favorisca invece lo sviluppo di altre malattie fungine, come la peronospora. Se proprio necessario, questi trattamenti fogliari vanno eseguiti solo nelle pause asciutte e con bassissima umidità relativa.

È consigliabile invece:

  • Eliminare rapidamente i frutti che mostrano sintomi evidenti di marciume apicale, per evitare che marciscano ulteriormente e attraggano altri parassiti.
  • Tagliare le foglie eccessivamente basse o a contatto col terreno, per migliorare la circolazione dell’aria, favorendo l’asciugatura dei tessuti.
  • Proseguire la raccolta dei frutti sani non appena raggiungono la maturazione fisiologica, anziché lasciarli troppo a lungo sulla pianta in condizioni di umidità elevata.

Non bisogna inoltre trascurare l’importanza della rotazione colturale e della scelta varietale, prediligendo pomodori più resistenti al marciume apicale e meno sensibili ai climi umidi.

Il ruolo del calcio e della strategia agronomica integrata

Le buone pratiche agronomiche sono il primo alleato contro il marciume apicale e i danni causati dalla pioggia. Un terreno ricco di calcio disponibile, una pacciamatura ben fatta e una copertura tempestiva sono rimedi semplici, rapidi ed ecologici per prevenire danni ingenti. Integrare periodicamente sostanza organica (come compost o letame maturo) migliora la struttura del terreno, la sua capacità di trattenere elementi nutritivi ed acqua e offre una protezione naturale contro gli squilibri idrici che la pioggia, soprattutto estiva, può provocare. In definitiva, la rapidità di intervento e la prevenzione sono le armi più efficaci: avere una copertura pronta all’occorrenza e applicare correttamente la pacciamatura può fare la differenza tra una raccolta abbondante e una danneggiata dal marciume.

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