Non piantare questo sulle tombe: attira insetti e ha radici invasive

Quando si decide quale pianta mettere su una tomba, è essenziale non solo pensare al valore simbolico o estetico, ma anche valutare l’impatto che potrebbe avere sull’ambiente circostante e sulla manutenzione. Esistono infatti delle essenze che, seppur belle, sono da evitare in ambito cimiteriale a causa di due caratteristiche problematiche: la capacità di attirare insetti e lo sviluppo di radici invasive. Questi aspetti possono mettere a rischio la cura delle tombe, la sicurezza dei visitatori e l’integrità delle lapidi e delle strutture circostanti.

Le radici invasive: un rischio per le strutture cimiteriali

Uno dei principali motivi per cui alcune piante sono sconsigliate nei cimiteri riguarda il loro apparato radicale. Alcune specie, infatti, sviluppano radici profonde e allargate che possono facilmente infiltrarsi sotto le lastre di marmo o cemento, sollevandole, rompendole o spostandole col tempo. Questo accade soprattutto con piante arbustive, alberelli e certi arbusti che, oltre a compromettere l’estetica, possono causare danni strutturali costosi alle tombe vicine e ai vialetti del cimitero.

Tra le piante maggiormente incriminate per lo sviluppo di radici aggressive troviamo l’ailanto (Ailanthus altissima), una specie originariamente ornamentale che oggi, per la sua incredibile capacità di propagazione, è annoverata tra le piante più invasive d’Europa. L’ailanto cresce velocemente e le sue radici producono numerosi polloni, ovvero nuovi germogli che possono emergere a diversi metri dalla pianta madre. Questo ne rende difficile l’eliminazione definitiva: rimuoverlo significa affrontare una vera e propria lotta contro una pianta infestante capace di ricacciare anche dopo la recisione della parte aerea e la rimozione superficiale delle radici.

Analogamente, sono da evitare le piantumazioni di alberi da frutto come meli e peri, sia per motivi simbolici sia perché le loro radici profonde possono danneggiare gravemente le tombe.

Piante che attirano insetti: attenzione al disturbo e alla pulizia

Oltre alle radici invasive, un altro problema riguarda le piante che attirano grandi quantità di insetti oppure animali come uccelli e roditori. Tra queste figurano nuovamente gli alberi da frutto, che producendo frutti visibili e succosi funzionano come veri e propri magneti per api, vespe, formiche, mosche e altri insetti. In ambiente cimiteriale, tale presenza risulta fastidiosa ed espone i visitatori a rischi quali punture e allergie, in particolare nei periodi di fioritura o maturazione.

Inoltre, i frutti che cadono a terra vanno incontro a una rapida marcescenza, generando odori sgradevoli e sporco che rendono la tomba trascurata e poco decorosa. Questo problema non riguarda soltanto i grandi alberi: anche alcune specie arbustive e piante fiorite, note per secrezioni zuccherine o fiori ricchi di nettare, possono favorire una sovrappopolazione di insetti sulle tombe.

Esempi di piante da evitare sulle tombe

  • Ailanto: radici estremamente invasive, in grado di rigenerare nuovi esemplari anche dopo potature aggressive, ricacciando polloni a distanza dalla pianta madre. Oltre al danno alle strutture, contiene anche una sostanza urticante (ailantina) che può irritare la pelle durante le operazioni di rimozione. Meglio evitarlo in assoluto in area cimiteriale.
  • Alberi da frutto (meli, peri, ciliegi): radici profonde e invasive che possono sollevare lastre marmoree e creare problemi di decoro. I frutti attirano insetti, uccelli e roditori, marcendo facilmente e peggiorando l’aspetto della tomba.
  • Piante fortemente pollonifere (robinie, acacie): tendono a diffondersi tramite ricacci radicali, invadendo velocemente lo spazio circostante e rendendo difficile la manutenzione del luogo.
  • Arbusti dal fiore zuccherino (alcuni tipi di lillà, certain varietà di ibisco): i loro fiori ricchi di nettare attirano api, vespe e altri insetti volanti, creando fastidio e rischio per i visitatori.

Alternative più sicure: piante e fiori consigliati per le tombe

Fortunatamente esistono numerose soluzioni che permettono di valorizzare la tomba senza incorrere nei rischi correlati a radici invasive o infestazioni di insetti. La regola generale suggerisce di preferire piante perenni dalla crescita contenuta, con apparato radicale poco espanso e prive di fiori fortemente odorosi o ricchi di nettare.

  • Lavanda (Lavandula): sempreverde, profumata, molto resistente sia al sole che al freddo. Non richiede annaffiature frequenti e difficilmente attira insetti molesti, anzi può tenerli alla larga.
  • Rose a cespuglio o coprisuolo: ottima durata, radici poco invasive e fioritura che, se ben gestita, non comporta un richiamo importante di insetti nocivi. Ideale per chi desidera omaggiare il ricordo con il fascino eterno della rosa.
  • Viburno: sempreverde robusto, poco soggetto a parassiti e malattie, resistente alle basse temperature e con apparato radicale in genere non invasivo. I piccoli fiori non creano problemi di pulizia o richiamo eccessivo di insetti.
  • Ciclamini e primule: fiori annuali adatti alla stagione più fredda, facili da sostituire, privi di emissioni zuccherine che darebbero fastidio.

Al contrario, le peonie, alcune ortensie e molti rampicanti richiedono condizioni particolari, possono crescere eccessivamente o diffondersi con radici tenaci: meglio evitarne la collocazione se non si è in grado di monitorarne periodicamente lo sviluppo.

Gestione e buona cura: consigli utili

Per assicurare che la tomba sia sempre decorosa e facile da gestire, è raccomandabile:

  • Preferire piante a crescita lenta, a radice poco espansa e dal portamento contenuto.
  • Privilegiare piante rustiche, sempreverdi o annuali, resistenti alle condizioni atmosferiche del luogo.
  • Evitare quanto più possibile piante che attraggono insetti, come quelle dai fiori zuccherini o che producono copiosi residui organici.
  • Per le aree dove è richiesta la massima praticità, limitarsi a fioriere stagionali o utilizzare coperture vegetali basse, come eriche o viole, facilmente rimovibili.

La scelta di cosa piantare su una tomba dovrebbe conciliare la memoria dei cari con la praticità della cura e la preservazione dell’ambiente circostante. Una selezione attenta delle essenze vegetali consente di onorare il ricordo e, allo stesso tempo, mantenere nel tempo un luogo bello, sicuro e rispettoso per tutti i visitatori.

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